
. Sappiamo che il corridoio 5 é una leggenda…. Non esiste più. Ci raccontano quello che vogliono… mentendo.
– Sappiamo che anche la Francia ha definito il progetto TAV non più prioritario. E che per riuscire comunque a convincere i francesi a realizzare l’opera, il tunnel della Torino-Lione é pagato (in buona parte) dall’Italia, anche per la parte francese.
– Sappiamo che perfino l’Unesco si é attivata per salvaguardare la città di Vicenza da questo scempio. Ricordo che la città di Dresda ha perduto il patrocicio dell’Unesco per molto meno…
– Sappiamo che con o senza la stazione dell’alta velocità, il treno non fermerà comunque a Vicenza, in quanto le fermate seguono logiche squisitamente commerciali. Basti vedere la stazione di Reggio Emilia: una cattedrale nel deserto.
Sappiamo anche:
– che il Sindaco di Vicenza ha una fretta incredibile di chiudere questa partita. Forse perché la vuole chiudere prima che venga adeguatamente compresa dai cittadini?
– che le fonti di finanziamento non sono note, anzi sono indefinite. Ho presentato una interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture, che non mi ha ancora risposto. E le risposte alle interrogazioni regolarmente non arrivano… quando pongono in imbarazzo il governo (http://www.vicenzapiu.com/leggi/tac-unesco-e-vicenza-interrogazione-parlamentare-del-m5s).
– che guarda caso, il progettista (che non ha vinto alcuna gara pubblica), ha finanziato la campagna elettorale del sindaco di vicenza Variati
– che guarda caso l’aumento di valore degli immobili connesso allo spostamento della stazione ferroviaria in zona Borgo Berga, si tradurrà in un vantaggio indiretto per la famiglia Maltauro, anch’essa finanziatrice della campagna elettorale dell’on. Moretti
– che per capire l’insensibilità di questa amm.ne comunale nei confronti della tutela del patrimonio storico ed architettonico di Vicenza, basti fare un salto a Borgo Berga. Una speculazione immobiliare da 100.000 mq che ha irrimediabilmente sfregiato la città, in una delle sue aree storicamente più prestigiose. Inoltre i conti su Borgo Berga non tornano. Sussistono vantaggi quasi esclusivamente a senso unico per i privati. Abbiamo dunque presentato un esposto alla Corte dei Conti che ha messo in mora l’intero consiglio comunale… che comunque persevera coi progetti colossali, come se niente fosse.
Noi del M5S vogliamo che la cittadinanza venga coinvolta in questa rivoluzione urbanistica, esprimendosi con un referendum. Si chiama democrazia…
Non subiamo tutto questo stando zitti… per non doverci voltare indietro tra qualche anno, e rimpiangere per non aver fatto oggi, tutto quanto potevamo fare per fermare questo scempio.
Basta consumo di territorio e speculazioni edilizie nella nostra città!