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Un’opportunità concreta di rilancio dell’edilizia: il legno!

 

Il fermo immagine che vedete, e che si trova al termine del video, serve semplicemente per far vedere la sezione delle pareti, in quanto poichè l’ultimo strato è una specie di calce, vista da fuori la casa sembra di classica muratura, invece è completamente di legno, con appunto un piccolo strato di calce sopra un pannello isolante di lana di roccia che ricopre il legno.

Chiarito questo piccolo ma importante dettaglio, vorrei ribadire come ci troviamo di fronte ad un’opportunità concreta per rilanciare l’edilizia, in particolare se parliamo di nuove costruzioni. Spesso infatti abbiamo la soluzione a portata di mano ma non la consideriamo perchè sembra “vecchia”. Certo le case in legno si fanno da migliaia di anni, ma ora la progettazione e la tecnica di costruzione si sono estremamente sviluppati.

Infatti siamo di fronte a dei costi di costruzione pressochè uguali a quelli di una casa in muratura, ma con tempi di costruzione molto rapidi, un grado di resistenza ai terremoti e al fuoco maggiore, ed ad un grado di efficienza energetica buonissimo. Ed il tutto utilizzando LEGNO LOCALE e manodopera specializzata locale (70 persone per un’abitazione quadrifamiliare), anzi tutta una FILIERA LOCALE. E’ sufficiente infatti un minuto di accrescimento del bosco italiano per creare legname sufficiente per un’abitazione monofamiliare, quindi senza intaccare il patrimonio boschivo esistente ma andando a prendere solo il “frutto”.

Queste case infatti NON hanno bisogno di condizionatori d’estate, stante il fatto che riescono a mantenere una temperatura interna confortevole, e questo significa un significativo risparmio nella bolletta energetica del proprietario, ed un grosso aiuto alla bilancia dei pagamenti nazionale (importiamo 60miliardi di energia dall’estero). E questo senza contare i vantaggi sulla salubrità, visto che sappiamo tutti quanto l’aria condizionata crei problemi di vario tipo, da quelli muscolari a quelli respiratori…infatti quanti di noi hanno la costanza di pulire i filtri una volta al mese, per evitare che gli acari e i loro escrementi ci vengano letteralmente spruzzati addosso quando li riaccendiamo dopo la pausa invernale…?

E naturalmente questa efficienza energetica si riflette anche d’inverno, visto che l’edificio abbisogna di poco riscaldamento, nel caso in questione è sufficiente un impianto alimentato dal legno proveniente dalle operazioni di manutenzione della porzione di bosco di pertinenza dell’abitazione stessa.

In generale è tutta la gestione della filiera legno/boschi che va ripensata, in quanto potrebbe fornire materia prima che ora viene importata (20 milioni di tonn/anno) e posti di lavoro, dal Trentino alla Sicilia… tutti i dettagli li trovate in questo documento e sono stati discussi in questa conferenza stampa con gli esperti del settore.

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