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Comunicato stampa. Nucleare, M5S: Governo mette a capo dell’ISIN uomo di apparato senza competenze

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Roma, 7 ottobre – Nell’ultimo Consiglio dei Ministri è stata avviata, su proposta del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, la procedura per la nomina di Antonio Agostini a direttore dellIspettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin). Si tratta dell’ennesimo scandalo all’italiana, che non può passare in sordina. Antonio Agostini, infatti, è consigliere dei ruoli della presidenza del Consiglio dei ministri, un uomo legato all’apparato organico del vecchio potere politico e che, questo l’aspetto più grave, non ha alcuna competenza in materia, come invece richiederebbe il buon senso e come indica chiaramente la legge. Il D.lgs 45/14, che ha recepito la Direttiva EURATOM che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi, prevede che a capo dell’Isin siano scelte persone di indiscussa moralità e indipendenza, di comprovata e documentata esperienza e professionalità ed elevata qualificazione e competenza nei settori della sicurezza nucleare, della radioprotezione, della tutela dell’ambiente e sulla valutazione di progetti complessi e di difesa contro gli eventi estremi naturali o incidentali. Per questo, la settimana scorsa, con un’interrogazione al Governo abbiamo sollevato come M5S i nostri timori sul rischio sicurezza per la mancata operatività dell’Isin chiedendo di intervenire con delle nomine che rispondessero a queste linee indicate dalla legge. Il governo, come al solito, se ne infischia, alla faccia della rottamazione renziana del vecchio sistema! Solo che qui sono in ballo la sicurezza e la salute dei cittadini! Ricordiamo, infatti, che l’Isin deve controllare i lasciti nucleari italiani: parliamo di rifiuti nucleari, della gestione di scorie radioattive, del deposito nazionale di scorie nucleari. Un compito delicato, affidato alla Sogin, una società pubblica che troppo spesso è andata alla ribalta delle cronache per una gestione opaca dei suoi affari. Basta ricordare il caso di Scanzano o le indagini sulla “cricca” dell’Expo e gli appalti pilotati sull’affidamento per la realizzazione di strutture che avrebbero dovuto mettere in sicurezza proprio i rifiuti nucleari. Ora la proposta di questa nomina scandalosa dovrà passare al vaglio delle competenti Commissioni parlamentari: il Movimento 5 Stelle è pronto a dare battaglia. Non possiamo accettare che spartizioni e giochi di potere si facciano sulla pelle degli italiani e sulla sicurezza del Paese.

Gianni Girotto, Capogruppo M5S Commissione Attività Produttive Senato

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