Sulla legalità non si può fare alcun passo indietro. Ecco perché come Movimento 5 Stelle esprimiamo piena solidarietà al sindaco di Bagheria Patrizio Cinque. Il giovane primo cittadino ha intrapreso una strada coraggiosa di lotta alla corruzione e di ripristino del diritto. Le minacce di morte a Patrizio e all’assessore al Lavori pubblici Fabio Atanasio devono far indignare ed essere respinte senza alcuna remora, col pieno sostegno dello Stato. In questi mesi la giunta di Bagheria ha lavorato per creare una nuova società per la gestione della raccolta rifiuti, allontanandosi dalla vecchia struttura, sulla quale sta indagando la Procura di Palermo.
Affidamenti di appalti senza procedure di gara, nessuna programmazione o investimenti per le spese di impianti ed attrezzature, perdite di gestione tra il 2007 ed il 2013 pari a 90 milioni di euro di cui 27 milioni quali quota parte bagherese, progressioni di carriera senza concorsi, infiltrazioni mafiose (come testimoniato dalle risultanze di relazioni della commissione parlamentare antimafia), assenteismo ed interruzioni di pubblico servizio denunciati all’autorità giudiziaria ed alla magistratura contabile, mancata relazione dei bilanci preventivi e consuntivi, e sentenze che annullano i bilanci dal 2010 al 2013 e che dichiarano nulli i bilanci del 2007, 2008 e 2009.
Amministrare con queste premesse è praticamente impossibile, a meno ché si voglia chiudere gli occhi di fronte alle evidenti irregolarità e responsabilità politiche di chi ha preceduto la giunta Cinque. Per cui ribadiamo la nostra assoluta vicinanza a Patrizio, augurandogli un buon lavoro e sperando che le tristi vicende che stanno umiliando le istituzioni possano concludersi al più presto.