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Girotto, M5S: «La Commissione UE si affida alle fossili».

images (1)  da www.zeroemission.tv

Il Senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto critica la Union Energy che la Commissione Junker adotterà il 25 febbraio – martedì, 24 febbraio 2015.

«È positiva la volontà della Commissione Junker di sviluppare una politica energetica europea (Energy Union). L’Europa ha bisogno di un mercato unico dell’energia e regole condivise per raggiungere al più presto gli obiettivi di sicurezza, stabilità ed equità energetica mirati alla lotta al cambiamento climatico. Ma potremo dire di aver imboccato la strada giusta solo se daremo alle fonti di energia rinnovabile, allo sviluppo delle reti intelligenti e al risparmio energetico il giusto ruolo di preminenza nella strategia comunitaria» dichiara il senatore grillino Gianni Girotto.

«Purtroppo la proposta della Commissione che sarà adottata il 25 febbraio – la cui bozza finale è stata appena divulgata –  si affida ancora alle fonti fossili e alle rendite di posizione a esse legate – spiega Girotto -. Il MoVimento 5 Stelle teme quindi una nuova torsione in chiave fossile delle politiche energetiche UE. Infatti, secondo la bozza della Commissione, si propone di cancellare ogni sussidio pubblico alle rinnovabili, senza chiarire quale trattamento verrà riservato alle fossili, che oggi godono di incentivi molto significativi. Nonostante la volontà dichiarata di promuovere l’efficienza energetica per moderare i consumi, si prevede non di interrompere ma di armonizzare a livello europeo il cosiddetto “capacity mechanism”: cioè pagare le grandi centrali a combustibili fossili, spesso ormai inutili e disattivate, anche quando sono spente».

La proposta “Energy Union” prevede la creazione di corridoi e infrastrutture utili per l’approvvigionamento di energia, fuori dall’orbita di influenza russa. È un segnale forte per capire dove vuole andare l’Europa. «Peccato però che le soluzioni previste appaiono molto vaghe, spostano il problema verso altri ambiti territoriali, senza cambiare gli interessi in gioco e, soprattutto, non offrono immediati vantaggi economici» spiega il senatore Girotto. La Commissione infine afferma di voler eliminare le attuali politiche di tariffazione elettrica regolata a protezione delle fasce più deboli delle popolazioni. Queste misure sono considerate inefficienti e costose “nel lungo periodo” e dovrebbero essere sostituite da provvedimenti all’interno delle “politiche sociali”. «Peccato che la stessa Commissione impone programmi di austerità la cui vittima immediata è proprio la spesa sociale. Un europeo su quattro vive in povertà. Sono oltre 123 milioni di cittadini che – tra l’altro – non hanno accesso a tariffe elettriche eque. Ma la Commissione non offre alcuna alternativa efficace ed immediata al problema del costo sempre più elevato delle bollette elettriche».

«In quest’ottica crediamo che l’Italia debba far sentire la propria voce, spingendo la Commissione verso una politica energetica più ecologica e sostenibile dal punto di vista economico e sociale. Invitiamo pertanto il ministro Federica Guidi – dice l’esponente grillino – a riferire subito in Parlamento sulla posizione italiana. La trasparenza in questa fase è un valore assoluto e non rinunciabile. Il governo coinvolga tutti gli attori economici dei settori dell’energia. E si costruisca insieme a loro una strategia da portare in Europa. L’esecutivo – conclude Girotto –  si faccia promotore per il superamento del 27% di energie rinnovabili in accordo con gli obiettivi di protezione del clima al 2030».

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