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Comunicato stampa – M5S: abbandonare la Carta dell’Energia significa condannare l’Italia a risarcimenti milionari. Renzi ci ripensi

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Roma 28 aprile 2015 – “La decisione italiana di recedere dalla Carta internazionale dell’Energia dimostra ancora una volta quanto Renzi sia vicino agli interessi dei monopolisti delle fonti fossili. Ma questa ottusità politica rischia di trasformarsi in un enorme danno economico per il nostro Paese, in un momento delicato per la vita della nostra democrazia. Abbandonare il Trattato internazionale per l’Energia significa esporre l’Italia ad una lunga serie di contenziosi legali delle imprese che si sono esposte per milioni di euro di investimenti e che ora si vedono abbandonati dal proprio governo. Il Movimento 5 Stelle non può accettare la retromarcia italiana – unico esempio su 52 Paesi aderenti – su questo punto”. È questo il duro attacco del senatore grillino Gianni Girotto alla scelta dell’esecutivo di uscire dall’accordo sull’energia.

Secondo gli operatori del settore la decisione del governo arriva dopo la richiesta di compensazione degli investitori privati, che si sono visti tagliare brutalmente con lo spalma incentivi l’incentivazione sulla generazione di energia da fonti rinnovabili. Si tratta di una grave responsabilità del governo Renzi, nei confronti non solo di attori economici, ma anche verso i propri cittadini ai quali si sottrae la possibilità dello sviluppo di un modello energetico ed economico più equo e stabile nel futuro.

“Ancora una volta il premier sceglie di schierarsi a fianco delle potenze industriali e finanziarie che hanno causato la crisi e destabilizzato anche il nostro Paese, anziché tutelare gli interessi dei propri cittadini. Ma questa modalità non ci sorprende ormai più da tempo. Quello che non capiamo è perché Renzi ci espone alla certezza di essere trascinati davanti alle corti di arbitraggio internazionale”, dice ancora Girotto.

“La mossa del ritiro conferma inequivocabilmente che il Governo italiano è perfettamente consapevole sia dei notevoli danni economici provocati dal brutale annullamento del meccanismo feed-in per le rinnovabili, sia dell’inevitabilità di una futura condanna al risarcimento. In ogni caso – conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle -, l’abbandono dell’Energy Chart non fermerà le iniziative legali degli operatori economici del fotovoltaico”.

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