“È mai possibile che il governo sparisca tutte le volte che il Parlamento ha bisogno di conoscere la sua linea su provvedimenti importanti? Oggi è il turno della ministra Guidi che tace la posizione italiana sull’Energy Union. Perché la ministra non sarà ascoltata in commissione Attività produttive? È forse un altro modo per bypassare la discussione pubblica, facendo scivolare come dato di fatto il documento della Commissione europea?”. Con queste domande il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto lancia l’allarme sul silenzio dell’esecutivo riguardo il documento finale dell’Energy Union contenuto nel pacchetto energia di Junker.
Tra poco più di un mese – l’8 giugno – il Consiglio europeo finalizzerà la propria posizione sulla comunicazione della Commissione Ue dell’Unione energetica europea. “Crediam sia dovere della ministra venire subito in Commissione Industria per riferire la posizione dell’Italia rispetto a quel documento”, ha detto Girotto.
“Da tempo abbiamo denunciato che Junker tiene di più agli interessi delle lobby petrolifere che a tutelare le fasce più deboli della popolazione europea. Sappiamo infatti che gli incentivi alle rinnovabili verranno soppressi immediatamente: sarà un duro colpo alla lotta contro l’obbiettivo Onu per la riduzione delle emissioni di CO2. Inoltre – fatto ancora più grave – se quel documento venisse approvato così com’è – spiega il rappresentante M5S – nei prossimi anni milioni di cittadini europei avranno bollette più alte. Cancellare diritti ed estendere iniquità economica non può essere un percorso tollerabile.