Roma, 18 maggio 2015 – “Sulla riduzione del costo dell’energia elettrica il Governo continua a mentire. L’obbiettivo tanto propagandato da Renzi non è stato raggiunto. Lo conferma l’audizione del Ministro dello Sviluppo Economico Guidi tenuta oggi in 10 Commissione in Senato. Un vero spettacolo che non ci ha convinto” è l’attacco all’esecutivo del senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto.
“Dati alla mano, – prosegue Girotto – rispetto alle disposizioni inserite nel decreto cd “taglia bollette” per ridurre il costo dell’energia a favore dei clienti finali forniti in media e bassa tensione con potenza disponibile superiore ai 16,5 KW, l’Aeegsi con la delibera 674/2014 ha stabilito gli importi da destinare per ogni misura indicata: 520 mln riduzione componente A3, 80 mln riduzione componente A4 e 23 mln riduzione componente UC3. Sommando l’effetto possiamo stimare il risultato del taglia bollette in 620 mln, lontano dai 2,7 mld annunciati dalla Guidi. Un risultato, che Associazioni delle imprese stimano pari al 3%, molto al di sotto del propagandato 10% del Governo”.
“Inoltre, l’incremento degli oneri previsti per il futuro fanno prevedere un aumento del costo complessivo della bolletta che potrebbe essere calmierato solamente con una riduzione del costo dell’approvvigionamento o altre azioni che il Governo dovrebbe intraprendere. Ad incidere sull’aumento saranno: la costruzione del deposito nazionale di scorie nucleari in A2; il costo del ritiro dei Certificati verdi per l’anno 2016 ed eventuali mini salva alcoa contenuti nel collegato ambiente; il reinserimento della tantum sul fotovoltaico; l’accordo con la Serbia per l’importazione di energia rinnovabile (fonte idroelettrica) da quel paese; il bonus sociale della riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici. A questo andranno sommati gli effetti dell’abrogazione del mercato tutelato dell’energia prevista dal 2018 che secondo i dati forniti da Aeegsi potrebbe determinare un incremento del costo del 20%, e la riforma della tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici che determinerà un incremento del costo dell’energia per le famiglie meno numerose o con consumi bassi.”
“Rispetto a quanto descritto – spiega Girotto – ci sono azioni che il Governo potrebbe intraprendere subito per favorire velocemente la riduzione del costo dell’energia: trasmettere i benefici di riduzione del Pun sul costo effettivo del prezzo dell’energia; consentire la partecipazione degli impianti FER nel mercato dei servizi per il dispacciamento; promuovere l’autoconsumo di energia attraverso la diffusione dei sistemi efficienti di utenza e dei sistemi di distribuzione chiusi oggi fortemente ostacolati.”
E’ paradossale – continua Girotto – che oggi i nuovi edifici che hanno l’obbligo di installare impianti per produrre energia rinnovabile non possano autoconsumare l’energia che producono perchè hanno l’obbligo di immetterla in rete.”