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Comunicato stampa – Clima. Canete (UE): M5S, sulla riforma ETS l’Italia è all’oscuro mentre dall’Europa dettano l’agenda su scelte epocali. Governo venga a riferire subito in Parlamento

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Roma, 25 giugno 2015 – “L’Europa emana una nuova direttiva europea sulla riduzione delle emissioni di CO2, ma il governo Renzi non ne sapeva nulla. Oppure lo sapeva, ma ha aspettato che a dircelo fosse il commissario europeo per l’Azione per il clima e l’energia Miguel Arias Cañete, il quale è stato ascoltato oggi in audizione dal Parlamento italiano ed ha annunciato che il paccheto di riforma sarà presentato tra poche settimane. Le opzioni sono due: o Renzi se ne infischia dei rapporti col Parlamento e i settori produttivi, oppure il Governo italiano è totalmente assente in Europa e le politiche comunitarie vengono decise senza il parere italiano”. È il duro attacco dei senatori Gianni Girotto, Gianluca Castaldi, e dei deputati Massimo De Rosa e Mirko Busto presenti in audizione.

“Ma qual è la visione del nostro Paese su questo argomento? – si chiedono i parlamentari. Come dovranno evolversi i settori tradizionale rispetto alle decisioni che l’Europa potrebbe assumere? Qual è la posizione che l’Italia sostiene in questa partita? Tutto questo Renzi e il Governo non lo spiegano, lasciando che siano gli altri a decidere per noi”.

Una cosa è chiara però: se vogliamo raggiungere gli obbiettivi di riduzione delle emissioni del 40% entro il 2030 è necessario costruire una visione di cambiamento che vede il coinvolgimento delle parti interessate verso una transizione produttiva ed energetica. Non possiamo delegare in bianco altri Stati su questo argomento. Il Governo deve riferire con urgenza in Parlamento le sue intenzioni aprendo un confronto con le parti interessate.

Siamo prossimi ad una trasformazione radicale della vecchia industria, che si può fare solo puntando su rinnovabili ed efficienza energetica. E l’Italia può essere capofila di questo cambiamento, per capacità tecnologica e innovazione di pensiero. Ma sul clima temiamo che Renzi si faccia dettare l’agenda dall’Europa, tagliando fuori l’Italia da scelte epocali – concludono i parlamentari grillini.

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