Roma, 16 luglio 2015 – “L’odiosa speculazione della Tirreno Power di Savona sulla pelle dei cittadini (427 morti “anomali” tra il 2000 e il 2007; 2097 ricoveri di adulti e 586 di bambini per malattie respiratorie e cardiovascolari tra il 2005 e il 2012) rischia di trasformarsi in un grave caso giudiziario che coinvolge ogni livello istituzionale. Gli occulti tentativi di rimettere in funzione l’impianto – chiuso per eccessive emissioni di diossina – rischiano di trascinare in un grave scaldalo giudiziario e politico alti membri dell’ex governo Letta e attualmente in carica nell’esecutivo Renzi. Il presidente del Consiglio venga subito a riferire in Parlamento”. È l’attacco dei senatori del movimento 5 Stelle Gianluca Castaldi e Gianni Girotto, che presentano un’interrogazione parlamentare urgente sul caso di Vado Ligure.
Il governo era a conoscenza dei fatti? Quali sono le intenzioni del presidente Renzi dopo il coinvolgimento del sottosegretario Claudio de Vincenti, del ministro Guidi e di vari funzionari ministeriali nella vicenda? Si farà chiarezza e pulizia o il premier si girerà dall’altra parte? Si chiedono gli esponenti a 5 Stelle.
“Se fossero verificate le ipotesi di ingerenza politica sui meccanismi amministrativi e giudiziari per far riaprire l’azienda, ci troveremmo di fronte ad un grave tentativo di aggirare le norme. La magistratura ha chiuso la Tirreno Power per tutelare la salute pubblica. Ma è quello che avrebbe dovuto fare la politica, che invece ha difeso interessi particolari a discapito di quelli dei cittadini”, concludono Castaldi e Girotto.
Gianluca Castaldi Gianni Girotto, M5S – X Commissione Industria Senato