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Lettera di due insegnanti su La Buona Scuola

 

Ricevo e pubblico questa lettera indirizzata a noi parlamentari del Movimento 5 Stelle:

Gentili Onorevoli del M5S,

Siamo due insegnanti della provincia di Treviso abilitate per la classe di concorso A059 (Matematica e Scienze nella scuola SECONDARIA DI PRIMO GRADO) iscritte alla seconda fascia delle graduatorie di istituto. Abbiamo alle spalle un insegnamento decennale continuativo nella scuola media statale. Scriviamo questa lettera per informare voi e l’opinione pubblica sul paradosso del Governo Italiano circa la gestione delle assunzioni di noi docenti sia a tempo indeterminato che a tempo determinato. La legge chiamata “La Buona Scuola” da poco approvata, ha brutalmente tagliato fuori dal piano assunzionale tutti quei docenti che come noi, si sono abilitati, come per altro richiesto dal Ministero, con i nuovi percorsi abilitanti chiamati PAS e TFA. Lo scorso anno, dopo circa 8 anni dalla chiusura delle scuole di specializzazione (SISS), il “Governo PD” ha dato la possibilità al sistema universitario di organizzare corsi di abilitazione, per tutti quegli insegnanti con almeno 36 mesi di servizio nella scuola. Sottolineiamo che i 36 mesi di servizio stanno a significare che l’età dei docenti frequentanti questi costi supera a volte di molto i 35 anni; sottolineiamo inoltre che la maggior parte di noi ha famiglia e figli piccoli. Poiché il numero di noi insegnanti “tappa buchi” ma “salva anno scolastico” è cospicuo, la regione Veneto ha effettuato una graduatoria finalizzata alla ripartizione dei docenti fra i corsi organizzati nel triennio (2013-2016) e nelle Università di riferimento (Padova, Verona e Venezia). Vogliamo raccontarvi la nostra odissea. Noi e tutti i colleghi abilitati in Italia, abbiamo sostenuto onerose spese (3000 euro di tasse universitarie più tutti i costi aggiuntivi di trasferte, materiale didattico, benzina, tesi..) e sacrifici non indifferenti. Nonostante questo abbiamo accolto con entusiasmo questa possibilità riuscendo ad ottenere il fatidico pezzo di carta che come promesso dal Governo, ci avrebbe finalmente inserito nelle graduatorie provinciali ad esaurimento. Da queste ogni anno venivano assunti in ruolo i docenti in funzione del numero di posti disponibili. E invece…colpo di scena… Alla fine di questo massacrante e oneroso percorso, in termini economici e umani, siamo stati inseriti dal Ministero, nella seconda fascia delle graduatorie d’Istituto, quindi esclusi dalle GaE. Nessuna possibilità di essere assunti finalmente a tempo indeterminato, se non tramite concorso! Con l’approvazione della legge 107/2015, lo stesso Governo decide che la nostra abilitazione non ha valore concorsuale e che saremo costretti ad affrontare l’ennesima prova umiliante e snervante di un concorso pubblico che si “dovrebbe” bandire entro dicembre 2015, probabilmente per i soli abilitati e fra tre anni anche per i non abilitati. Il Concorso inoltre sarebbe esattamente strutturato nella stessa modalità con la quale noi abbiamo affrontato i corsi abilitanti. Ancora soldi, tempo sui libri e sacrifici per la famiglia! Su tutti i principali organi di comunicazione viene sbandierato che il ricorso ad un nuovo concorso si è reso necessario per sopperire alla mancanza di abilitati, ed il Ministro parla di Concorso come “meravigliosa opportunità” per i docenti di matematica. Per questi ultimi in particolare in numerose province le GaE sono esaurite da tempo e rimangono a disposizione solo gli abilitati di II fascia d’Istituto…noi! Siamo stanche di leggere o sentir dire che non ci sono abilitati, non è vero CI SIAMO, e veniamo usati da tanti anni per far funzionare la scuola! Abbiamo al nostro attivo numerosi anni di esperienza ma verremo spazzati via da un meccanismo insulso che ci ha fortemente voluto escludere. DI NOI NESSUNO PARLA E POCHI SANNO CHE ESISTIAMO! Sui giornali si scrive dei professori che sono stati assunti, ma delle migliaia di precari che sono stati tagliati fuori da questa roulette russa delle assunzioni nessuno parla mai. Ci hanno stimato in almeno 80-100.000 docenti ABILITATI che insegnano da anni ma che per uno scherzo del destino (o del ministro che a suo tempo ha deciso – chissà perché – di chiudere le GaE) siamo ancora più precari di prima. Lunedì ci siamo recate alle nomine in ruolo che sono state fatte in Provincia a Treviso. Abbiamo voluto vedere e parlare con questi colleghi che sono stati sradicati dalla loro Vita e dalla loro Terra. Le persone che hanno preso il ruolo hanno un punteggio di molto inferiore al nostro e non hanno alle spalle nemmeno un anno intero in una classe. Ma l’esperienza per la scuola non esiste? Non ha alcun valore? Ancora viene confermato dal Governo che la scuola è un peso per lo Stato: non è un investimento sicuro e dunque non ha nemmeno senso farlo (per loro). E’ stato detto che gli insegnanti sono tutti in classe! MENZOGNA! Ci sono scuole che devono mettere in classe dei collaboratori perché mancano gli insegnanti! E sapete perché gli insegnanti non sono ancora stati chiamati? perché il Ministero non ha ancora deciso che tipo di contratto proporre a noi docenti di seconda e terza fascia. Ad oggi, Giovedì 17 Settembre, la Provincia non ha ancora restituito le cattedre ai Presidi proprio per questo motivo. Il Miur ha poi emanato una circolare dove “invita” gli uffici scolastici provinciali ad assegnare anche le cattedre vacanti (con scadenza 31 Agosto) al 30 Giugno, perché non sanno come comportarsi con i neo assunti in ruolo ma che per quest’anno possono restare ad insegnare nella loro provincia. I sindacati hanno proposto numerose ottime soluzioni che il Ministero ignora (volutamente?). Come se non bastasse siamo stati esclusi e continuano a beffarci. Il testo della legge 107/2015 riporta quanto segue: “ i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati, con il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi”. La riforma, così come è stata pensata rinnega palesemente le indicazioni della Corte di Giustizia Europea che lo scorso novembre aveva dichiarato illegittimo il continuo ricorso a contratti a tempo determinato nel mondo della scuola e avrebbe richiesto una pronta normalizzazione dei professionisti che rientravano in queste caratteristiche. Stando così le cose, il rischio che migliaia di docenti finora impiegati con contratti a tempo determinato, come ad esempio nelle supplenze, rimangano completamente esclusi dal mondo della scuola c’è ed è molto alto. Per decine di migliaia di precari niente assunzioni e addio supplenze perché in tal modo saranno tantissimi quelli che non potranno più insegnare solo perché hanno stipulato più di tre contratti su posto vacante. Rimandiamo la Vostra attenzione a quanto scritto, confidando in un Vostro impegno nella soluzione di questa situazione assurda e paradossale. Vi chiediamo di divulgare il nostro disagio rendendo noto all’opinione pubblica e ai media l’incubo in cui da 10 anni stiamo vivendo. Grazie per il vostro tempo, e per l’impegno che sicuramente metterete.

In fede,

Elisa Michelotto e Maria Rosaria Mazza (docenti abilitate seconda fascia)

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