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Comunicato stampa – Ambiente: M5S, Green Act resta solo una promessa. Renzi è complice di chi inquina

Roma, 29 gen “Il 2 gennaio 2015 Renzi annunciava trionfale l’introduzione di un Green Act e di interventi a favore della sostenibilità ambientale. A gennaio 2016 ancora non si è visto niente. Contemporaneamente però l’inquinamento aumenta, ed è emergenza sanitaria. Ma il governo è immobile o peggio trova soluzioni a favore dell’industria petrolifera”. È il duro attacco del senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto, primo firmatario di un’interrogazione parlamentare sui danni ambientali e sanitari dovuti all’inquinamento.

“Per ora gli unici provvedimenti del governo sono serviti a dare una spallata alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica attraverso la riforma della bolletta elettrica (che aumenta nel 2016), e alla spinta verso le trivellazioni petrolifere – afferma il pentastellato -. Ad aggravare le cose un combinato di provvedimenti anti sviluppo sostenibile: la riforma dei Certificati Bianchi, quella sul Conto Termico, il blocco delle reti private sempre più a favore dei grandi rivenditori inquinanti, il mancato sviluppo della mobilità pubblica elettrica”.

“Questo è un chiaro segnale di dove vuole andare a parare il governo. Ma su questa strada l’Italia imbocca la china verso il passato. Dove scompare la tutela dell’ambiente, della salute e soprattutto dove si blocca la creazione di nuovi posti di lavoro. Il Movimento 5 Stelle – spiega Girotto – chiede misure strutturali per uscire dalla crisi ambientale e sanitaria: si rilanci l’industria edile costruendo edifici – pubblici e privati – a consumo energetico zero. Vengano potenziate le misure per favorire l’efficientamento energetico delle costruzioni esistenti. Si stabilizzi una volta per tutte l’ecobonus al 65%; si investa finalmente nella mobilità elettrica e sostenibile come chiede l’Europa”.

“Bus, tram e autovetture elettriche devono sostituire i mezzi a combustibili fossili. Da Bruxelles ci chiedono un piano di dimezzamento dei motori inquinanti entro il 2030, per poi abbandonarli del tutto entro il 2050. Noi siamo pronti alla sfida. Che cosa aspetta Renzi a dare avvio a questa nuova fase per l’Italia?” conclude il senatore a 5 Stelle.

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