Roma, 13 aprile 1024 – “L’impegno del Governo assunto ieri nell’aula del Senato per stabilizzare l'”ecobonus” fino al 2019 è un ottimo risultato raggiunto dopo un lungo lavoro del M5S, che porterà benefici all’ambiente, alla salute e all’economia.
Dopo un confronto con gli stakeolders del settore industriale, delle imprese, degli artigiani, degli ambientalisti e dei sindacati, lo scorso anno abbiamo presentato una mozione firmata da tutto il gruppo del M5S ed altri colleghi che impegnava il Governo a rendere strutturale l’ecobonus al fine di trarre maggior efficacia ed efficienza da una misura che determina notevoli benefici. Dopo forte insistenza nella capigruppo, siamo riusciti ad inserirlo nell’agenda, a portare la discussione in aula e a raggiungere il risultato” – lo annuncia il senatore M5S della Commissione Industria Gianni Girotto primo firmatario della mozione.
Riportare l’attenzione del Governo, che in pochi minuti di una notte riesce a fare favori enormi alle fossili, verso un settore importante e ultimamente troppo sofferente come quello dell’efficienza energetica è un primo passo per cambiare strada e dirigersi verso la transizione energetica. Ricordo però che, con la riforma delle tariffe degli oneri in bolletta, il Governo ha fatto tre passi indietro favorendo i distributori di energia e scoraggiando i clienti domestici e industriali ad effettuare ogni tipo di intervento di risparmio energetico e di autoproduzione rinnovabile, compromettendone anche i ritorni degli investimenti già effettuati – prosegue il senatore.
Siamo fortemente convinti dell’importanza che riveste l’efficienza energetica, un settore che impiega tecnologie innovative, per rilanciare la domanda interna con effetti positivi sulla ripresa, sull’occupazione e sulla sicurezza energetica nazionale legata alla dipendenza con l’estero per l’approvvigionamento – continua il senatore.
Il maggior risparmio di energia che si può ottenere intervenendo sul parco edilizio italiano (risparmio calcolabile in circa il 20% dei consumi nazionali), farebbe ridurre fortemente l’utilizzo dei combustibili fossili e la necessità di trivellare il mare e il territorio, che tra l’altro concorrono al soddisfacimento dei fabbisogni interni per circa il 10%.
“Oggi a ridosso del referendum contro le trivelle possiamo confermare che su temi strategici di interesse generale rivolti al cambiamento del Paese, il M5S è capace di costruire un’alternativa che va oltre il vecchio sistema industriale fossile, verso un modello fondato sull’efficienza energetica e sulla produzione decentrata di energia rinnovabile. Ora auspichiamo che al più presto il Governo tenga fede agli impegni assunti inserendo le disposizioni già nella prossima legge di stabilità. Non perdiamo l’ennesimo treno per il futuro” – conclude Girotto.