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Comunicato stampa – Bolletta elettrica: M5S, mozione per cambio di marcia su efficienza e rinnovabili

Roma, 10 maggio 2016 – “E’ stata presentata una mozione firmata da oltre 40 senatori per impegnare il governo ad un cambio di marcia sulle tariffe delle bollette elettriche. È necessario che il governo ritorni sui propri passi prendendo seri provvedimenti per garantire lo sviluppo della generazione distribuita e dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Dal 1 gennaio 2016, con il quale è stato avviato il processo della riforma sulle tariffe della bolletta elettrica sostenuta dal governo, viene ostacolata la costruzione di questo modello energetico andando contro le direttive e gli di obbiettivi comunitari su questi temi”. È il commento del senatore M5S Gianni Girotto primo firmatario della mozione.

“Chiediamo che si venga in Parlamento a discutere del futuro energetico del nostro paese”, rilanciano i rappresentanti 5 Stelle. “La strada imboccata finora, con lo spostamento degli oneri dalla componente dei consumi alla componente fissa della bolletta, rende meno conveniente per le aziende la riduzione dei prelievi dalla rete con gli interventi di efficienza energetica o di autoconsumo, rallentando la transizione dell’Italia verso le fonti rinnovabili e la sostenibilità”.

“Secondo l’analisi dell’Energy e Strategy Group del Politecnico di Milano, per utente non domestico in bassa tensione, un’impresa o industria che investe in un impianto fotovoltaico, uno spostamento del 25% degli oneri dalla quota variabile a quella fissa determina un anno di payback time in più e quasi un punto di percentuale IRR in meno. Per il Politecnico, Modifiche più drastiche porterebbero peggioramenti sino a 5 anni di payback time e 2,5% di IRR”, continua il senatore Girotto.

“Con l’ennesimo cambio delle regole in corso vengono scoraggiate le imprese che per raggiungere gli obbiettivi europei prima sono state spinte ad investire per ridurre i consumi e i costi per l’approvvigionamento dell’energia mentre oggi vengono bastonate per aver tenuto fede a quanto loro ordinato. Un controsenso che non regge. A conti fatti – per Girotto – appare evidente che il governo Renzi stia facendo il gioco delle grandi lobby dell’energia fossile, in particolare per i venditori e i distributori di energia come Enel, Terna, A2A, Acea, Irene, Edison e famiglia. Per questo i parlamentari ritengono corretto impegnare il governo affinché si adottino tutte le misure necessarie a garantire condizioni di convenienza per gli interventi di efficienza energetica e di generazione distribuita da fonte rinnovabile o cogenerativa, in particolare nella disciplina tariffaria”.

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