Roma, 23 giu – “Dopo aver agevolato i grandi delle fossili tramite lo Sblocca Italia – Sbloccatrivelle e l’emendamento Total, che portò alle dimissioni l’ex ministro Guidi – oggi Renzi anziché schierarsi con le migliaia di piccoli e medi produttori e di imprese che lavorano nel settore dell’efficienza e delle rinnovabili, sentendosi il fiato sul collo, parla di sostegno all’energie green presentandosi con ENI ed ENEL”. È la denuncia del senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto.
“Quello di oggi è un evento – continua Girotto – per mostrarsi pulito con un vestito ormai macchiato dai numerosi atti ostativi e inadempienze che il Governo e la sua maggioranza fino ad ora hanno sostenuto. Proprio l’altro giorno, nell’esame del Ddl Concorrenza, il PD in commissione Industria al Senato ha votato contro un emendamento sulla regolazione delle tariffe degli oneri nella bolletta elettrica proposto dalle Associazioni delle imprese, degli ambientalisti e dei consumatori”.
“Renzi e il PD fuori dal palazzo si mostrano sostenitori di un futuro green mentre nelle stanze dei bottoni si affidano ai grandi produttori/inquinatori. La nostra proposta avrebbe riaperto la strada agli interventi per il risparmio/efficienza e l’autoconsumo energetico effettuati dai clienti domestici e dalle industrie del mercato elettrico che, dopo aver investito nel settore, hanno subito il cambiamento delle regole, sostanzialmente retroattivo, tramite il Milleproroghe e i provvedimenti dell’Autorità per l’Energia. A questo aggiungiamo il lungo elenco degli atti ostativi che conferma come il Governo Renzi non pensi ad un futuro con un modello energetico decentrato, efficiente e rinnovabile” conclude Girotto.