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Aumenti in bolletta per milioni di italiani, ma la pubblicità parla di tariffa più equa

Pubblicità ingannevole, tanto per cambiare. Questa volta si tratta della bolletta elettrica di milioni di cittadini. In questi giorni in televisione va in onda uno spot pubblicitario nel quale si dice che la nuova tariffa elettrica sarà più equa.

Ma non è così. Da mesi denunciamo con interrogazioni, esposti alla Commissione europea e all’Antitrust che la nuova riforma della tariffa non solo non produrrà un euro di sconto per la maggior parte delle utenze. Ma addirittura subirà un’impennata del 20 per cento. Penalizzando soprattutto le fasce deboli della popolazione.

L’ennesimo spot elettorale di un governo (quello Renzi) che non c’è più e che però ha passato il testimone a Gentiloni.

Come fanno a farci pagare di più? Semplice: hanno ribaltato le regole di base con le quali si calcolava la tariffa. Ovvero inaugurando il principio secondo cui chi consuma di più paga di meno e chi consuma meno paga di più. Esattamente il contrario di quanto valeva sino al 31 dicembre 2015. Questo comporta di fatto che milioni di famiglie si sono viste aumentare la propria bolletta ed allungare i tempi di ammortamento delle spese fatte per autoprodursi l’elettricità (ad esempio con i pannelli fotovoltaici) ed aumentare l’efficienza (ad esempio le lampadine LED o elettrodomestici ad alta efficienza). Per lo stesso meccanismo, chi volesse fare ORA questi investimenti, è fortemente disincentivato. Alla faccia dell’Unione Europea che ci prescrive di avere una tariffa elettrica che “incentivi efficienza energetica ed autoproduzione”.

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