Roma, 6 mar – “Perché il Mef ribalta la direttiva sulle nomine dei cda delle società controllate dallo Stato, abbassando l’asticella della legalità e cancellando il rafforzamento delle clausole di onorabilità? E soprattutto perché lo fa sottobanco e senza avvertire nessuno due giorni prima delle nomine?”. Se lo chiedono i senatori M5S Gianni Girotto e Gianluca Castaldi, che annunciano un’interrogazione urgente al governo.
“La rivelazione a sorpresa del cambio si rotta è arrivata ieri sera durante l’audizione del ministro Piercarlo Padoan. Il Governo ha stravolto completamente quanto approvato all’unanimità dalla commissione Industria del Senato: ovvero l’ineleggibilità per chi fosse rinviato a giudizio anche per reati finanziari o per corruzione, e la ragione ci sembra più che evidente: l’esigenza del governo di piazzare Alessandro Profumo (rinviato a giudizio per usura bancaria) a capo di Leonardo e mantenere Claudio Descalzi (accusato di concorso in corruzione internazionale) al vertice Eni” insistono i senatori.
“L’esecutivo non si fa scrupoli sull’opportunità politica di nominare personaggi che potrebbero essere presto condannati da un tribunale per corruzione. Siamo di fronte a un fatto gravissimo, in cui la volontà del Parlamento è ancora una vota svilita dall’autoritarismo dei ministri che governano il Paese. Facciamo dunque appello anche alla maggioranza per valorizzare il ruolo della discussione parlamentare” concludono Girotto e Castaldi.