Roma, 25 mag – “In Europa ci sono settanta centrali nucleari prossime alla pensione, che potrebbero invece proseguire indisturbate la propria attività, con alti rischi per la sicurezza. Ventinove di queste sono situate a pochi chilometri dai confini italiani. Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti deve chiedere con urgenza il rispetto della Convenzione di Espoo stipulata nel 1991 sulla Valutazione di impatto ambientale (Via) transfrontaliera, entrando a pieno titolo al tavolo del processo di valutazione sull’allungamento della vita per gli impianti atomici, ovvero della Riunione delle Parti che si terrà a Minsk il 13-14 giugno”. Lo dichiara il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto in un’interrogazione urgente appena presentata e rivolta al ministro dell’Ambiente.
“La maggior parte di queste centrali sono in attività da troppo tempo: in Francia il più vecchio (Fessenheim 1) è in funzione dal 1978, mentre il più giovane (St. Alban 2) è del 1986. Mentre il reattore sloveno di Krsk si appresta a spegnere 40 candeline (un’enormità per un reattore atomico), nonostante le ricerche più recenti dimostrino che il rischio sismico effettivo della zona sia più del doppio di quanto assunto come specifica del progetto. Entro il 2020 quasi tutte avranno bisogno dell’autorizzazione all’estensione vita”, continua il senatore.
“Al fine di garantire la sicurezza e la salute dei cittadini l’Italia deve dunque inserirsi nella discussione in corso tra i Paesi in cui sono presenti le centrali sulla chiusura o estensione del tempo di attività, conclude Girotto. Si tratta, infatti, di un argomento di rilevanza per il quale è necessaria anche la partecipazione transfrontaliera da cui non può essere escluso il nostro Paese”, conclude Girotto.