Roma, 16 giu – “Il prezzo all’origine di frutta e verdura precipita mettendo in crisi decine di migliaia di piccole e medie imprese agricole (il 62% del totale), che a stento spesso arrivano a coprire i costi di produzione. Mentre per i consumatori non ci sono vantaggi in termini di risparmio, perché i prezzi restano invariati. A pagare il conto delle speculazioni restano quindi cittadini, imprese e lavoratori (quasi novecentomila impiegati fissi nel settore). Ma quali sono le cause del crollo dei prezzi? In una interrogazione urgente abbiamo chiesto ai ministri per l’Agricoltura e lo Sviluppo economico quali provvedimenti prenderà il governo per tamponare una crisi che si abbatte su centinaia di migliaia tra imprenditori e dipendenti”. A parlare così sono il senatore del MoVimento 5 Stelle Gianni Girotto che insieme alla collega della Commissione Agricoltura Daniela Donno hanno presentato una interrogazione ai ministri dell’agricoltura ed al ministro per lo sviluppo economico.
“Ma vediamo i numeri. Secondo i dati Isma (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) al 2 giugno i prezzi medi all’origine della frutta sono scesi in media del 40%; mentre quelli degli ortaggi sono crollati in media del 45%.
Nel 2015 gli occupati in agricoltura sono stati 843.000. Parliamo di un terzo dei lavoratori di settore presenti in tutto il continente europeo. Ovvero di una forza lavoro specializzata, preziosa e numerosa” spiegano i pentastellati.
“In Italia ci sono circa 1.470.000 aziende agricole (dati Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria). Di queste circa il 62% occupa solo il 13,4% della Superficie agricola utilizzata (Sau), con una Produzione standard (Ps) di meno di 8.000 euro: spesso insufficiente persino a sostenere i costi di produzione. Mentre il grosso delle terre e dei fatturati sono concentrati nelle mani del 5% di queste aziende (100.000 euro di Ps). E il 77% di quelle specializzate nelle coltivazioni permanenti (che sono in totale il 53%) hanno un’estensione inferiore ai 5 ettari: parliamo dunque di piccolissime imprese agricole” spiega Girotto.
“Sono numeri drammatici, riferiti a un settore che da solo rappresenta un quarto della produzione ortofrutticola europea. Un’eccellenza da difendere – continua Girotto – L’agricoltura oggi non è più solo campi e mercati. Ma è elemento di sviluppo locale e rurale, legata alle attività turistiche, ambientali, paesaggistiche, dell’accoglienza, del buon gusto e della trasformazione del territorio in chiave di promozione culturale in senso ampio. In una parola: multifunzionalità”.
“La grave crisi economica in corso colpisce invece proprio quelle aziende di piccola e media dimensione che nella maggior parte dei casi non riescono a raggiungere un reddito sufficiente nemmeno a proseguire la propria attività. Per questo – conclude Girotto – chiediamo ai ministri competenti di intervenire subito per evitare il tragico tracollo di uno dei settori trainanti per la nostra economia e la gestione del territorio.”