X

L’acqua pubblica è un diritto universale trasformato in un salasso per milioni di persone


Video di Piernicola Pedicini, europarlamentate del Movimento 5 Stelle

Più di due miliardi della popolazione mondiale vive in paesi in cui l’acqua scarseggia e l’accesso all’acqua potabile è talmente difficoltosa da trasformarsi in una sfida per la sopravvivenza. Ci si aspetta che questo numero possa crescere rapidamente, fino ad arrivare ai due terzi della popolazione del pianeta. Le conseguenze sulla salute e sulle condizioni di vita sono devastanti.

Aggiungiamo inoltre che i livelli di contaminazione delle acque è in cointinuo aumento a causa dello smaltimento – spesso illegale – dei rifiuti idrici industriali e di un pessimo sistama di controlli sulle industrie e attività più inquinanti. Ma anche alla mancanza di una lotta adeguata agli sprechi di questa risorsa vitale.

Poi c’è il cambiamento climatico, che viene spesso percepito come tema astratto, un prurito da accademia. Ma che invece ha effetti devastanti e concreti sulla vita di tutti noi. L’inquinamento e l’innalzamento delle temperature globali contribuisce ad esempio alla difficoltà di accesso all’acqua potabile su vaste aree del pianeta. Una delle conseguenze immediate è la scarsa igene e dunque l’insorgere di malattie apparentemente banali, ma che invece provocano la morte di molte persone, bambini in testa.

L’accesso all’acqua potabile è un diritto universalmente riconosciuto. Lo ricorda anche Papa Francesco nella sua enciclica Laudato si’: è un obbligo degli Stati, dice, determinante per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi sulla terra. Purtroppo però questo diritto universale si è trasformato in un salasso economico per moltissimi cittadini.

Il prezzo dell’acqua è aumentato fino al 95%. Perché chi gestisce le risorse idriche risponde a logiche di mercato, in cui il profitto viene prima del servizio. Per questo a tutti i livelli istituzionali, dal parlamento italiano a quello europeo il Movimento 5 Stelle ha portato una delle battaglie più importanti: quella per la difesa dell’acqua pubblica. Ovvero il servizio idrico minimo garantito. Perché non si possono fare affari sull’acqua.

Nota: nel video si parla di 150 mila litri d’acqua per fare un chilo di carne. Si tratta di una svista: ci vogliono 15 mila litri d’acqua per produrre quella stessa quantità di carne. La cifra cambia, ma si tratta pur sempre di numeri giganteschi, che ci devono far riflettere sul nostro modello di sviluppo e produzione industriale

Qui alcuni link di approfondimento che rimandano a tutte le tematiche affrontate in questo lungo video di Piernicola Pedicini

http://waterfootprint.org/en/resources/interactive-tools/product-gallery

https://ec.europa.eu/jrc/en/news/europe-be-hit-hard-climate-related-disasters-future

http://env-health.org/IMG/pdf/healthandenvironmentalliance_hidden_price_tags_report.pdf

http://waterfootprint.org/en/resources/interactive-tools/product-gallery/

http://ec.europa.eu/energy/en/topics/energy-strategy-and-energy-union/2050-energy-strategy

http://www.ipcc.ch/

http://www.right2water.eu/

http://ec.europa.eu/environment/circular-economy/index_en.htm

http://ec.europa.eu/dgs/environment/index_en.htm

http://ec.europa.eu/environment/air/quality/legislation/existing_leg.htm

http://ec.europa.eu/environment/water/index_en.htm

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-%2f%2fEP%2f%2fTEXT%2bREPORT%2bA8-2017-0034%2b0%2bDOC%2bXML%2bV0%2f%2fIT&language=IT

https://www.eea.europa.eu/themes/energy

https://www.eea.europa.eu/themes/water

http://www.epa.gov/

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52014PC0397&from=EN

Condividi: