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Commissione inchiesta banche: la vecchia politica fa muro contro la verità

Roma, 27 set – “Siamo certi che anche questa volta i risparmiatori truffati dalle banche venete e dalle altre quattro popolari non avranno giustizia. Con l’indirizzo politico di Pieferdinando Casini la commissione d’inchiesta sul sistema bancario sarà l’ennesimo parafulmine per le banche. E la responsabilità è tutta della vecchia politica, Pd in testa. In modo compatto i partiti hanno eletto l’amico di Cesare Geronzi e il genero dell’ex vicepresidente e azionista di Mps Francesco Gaetano Caltagirone alla presidenza della commissione voluta dal M5S, che invece resta tagliato fuori”. Commenta così l’elezione di Casini il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto, componente della commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche.

Va ricordato che lo stesso Casini pochi mesi fa è entrato come socio nella fondazione bancaria Carisbo, azionista di Intesa San Paolo. Questa è l’ennesima occasione persa per mettere la parola fine a una triste vicenda che vede coinvolti onesti cittadini e piccoli risparmiatori. Il M5S ha lottato in questi mesi per avere la commissione d’inchiesta – ostacolata in ogni modo dagli altri partiti – per chiarire finalmente le responsabilità sui recenti crack bancari. Avevamo chiesto trasparenza. Hanno invece risposto ai cittadini con un bel tappeto di sabbia. “Se saremo al governo – conclude Girotto – quella commissione verrà immediatamente ripristinata con uno spirito diverso: alla ricerca della verità”.

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