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Bolletta elettrica in aumento: l’Autorità avverte il Parlamento

Questo governo ci ha promesso più volte che i costi della bolletta elettrica si sarebbero ridotti, ma invece ci hanno raccontato solo una bella favola. Un documento ufficiale dell’Autorità per l’Energia elettrica e il gas avverte che, nonostante l’accumularsi dei provvedimenti, la bolletta continua a lievitare. E gli aumenti sono destinati a non fermarsi!

I fattori che determinano questi aumenti sono del tutto spiegabili:

1) la riforma della tariffa, iniziata quest’anno e che prosegue anche l’anno prossimo;
2) il sostegno alle aziende energivore: ci costano 900 milioni di euro.
3) la riforma dei Certificati Bianchi (su cui ho presentato un’interrogazione ancora la settimana scorsa): sono aumentati del doppio e ci costeranno 1 miliardo di euro in più l’anno prossimo;
4) il capacity payment, che ricadrà nei costi in bolletta.

Sono quattro questioni che in questi anni ho sollevato a più riprese, mentre il Pd e l’intera maggioranza dall’altra parte negavano come se fossero fantasmi. Oggi però è la stessa Autorità che lo dice, con gli stessi dati che abbiamo diffuso noi mesi passati.

Ma c’è di più: la nostra dipendenza energetica dall’estero apre un altro fronte di rischio. Se ad esempio la Francia non ci venderà più l’energia prodotta dalle sue centrali atomiche, la nostra bolletta subirà un ulteriore aumento. Senza contare che potremmo essere costretti a riaprire vecchie e inquinanti fabbriche a carbone, mettendo in pericolo la salute e la vita di decine di migliaia di persone. Non scordiamoci che in questi anni la produzione di energia da carbone ha fatto molti morti prematuri a causa dell’insorgere di malattie legate alla contaminazione da diossina e altre sostanze cancerogene.

Sin dall’inizio della legislatura abbiamo proposto misure a costo zero per abbassare la bolletta elettrica. Sono provvedimenti che si possono fare subito e che non costano niente alle casse dello Stato. Soluzioni tanto semplici quanto efficaci, che però non vengono prese in considerazione da chi ci governa. Perché? Credo che ognuno di noi possa rispondere facilmente a questa domanda!

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