La crisi bancaria ed economica, la perdita di posti di lavoro, l’erosione dei settori delle energie rinnovabili, la scarsa attenzione allo sviluppo delle infrastrutture per la mobilità sostenibile, una politica energetica dipendente dai combustibili fossili, la perdita di centralità dell’Italia sullo scacchiere internazionale, non sono fattori casuali e naturali, ma frutto di politiche sbagliate che possono essere cambiate. Il Movimento 5 Stelle può fare la differenza. In questi anni abbiamo lavorato per creare le basi per uno sviluppo attento agli interessi e ai diritti delle persone. Il 4 marzo abbiamo accettato la sfida per cambiare l’Italia. Possiamo farlo insieme, possiamo dimostrare che una nuova idea di Italia è possibile.
Di cosa mi sono occupato
In questi anni ho fatto parte della Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato, occupandomi di numerosi aspetti del settore energia: dall’Energy Union, Clean Energy for All Europeans alla SEN (Strategia energetica nazionale, dalla legge sulla concorrenza alle nomine dei consigli di amministrazione delle società di Stato. Mi sono dedicato allo sviluppo e alla ricerca, con particolare attenzione alle ricadute sul territorio per la creazione di nuovi posti di lavoro. E ho partecipato alla stesura del programma energia del M5S.
In Parlamento sono stato promotore di numerose iniziative in sostegno della transizione energetica, dell’efficienza energetica e dello sviluppo delle fonti rinnovabili, con particolare attenzione all’autoconsumo di energia pulita. Ho sviluppato iniziative a favore della mobilità elettrica, del mercato elettrico e della riduzione del costo dell’energia per le imprese, l’industria e i clienti domestici. Ho presentato inoltre proposte per lo sviluppo multifunzionale delle aziende agricole e per il sostegno alla ricerca.
In particolare ho presentato 4 disegni di legge, 610 emendamenti, 62 ordini del giorno, 7 mozioni, 4 risoluzioni, 1 interpellanza e 128 interrogazioni su diversi temi tra i quali la stabilizzazione della detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, la realizzazione dei sistemi di distribuzione chiusi, la riforma degli oneri per i clienti domestici e non domestici, la mobilità elettrica e il modello V2G, l’introduzione di una “carbon tax”, la riforma del mercato elettrico, la riforma del meccanismo della capacità e del dispacciamento dell’energia, la riforma dei certificati bianchi, lo sviluppo delle rinnovabili nelle isole, la verifica degli impianti fotovoltaici, l’imposizione dell’IMU per le piattaforme petrolifere, e la messa in sicurezza dei centri nucleari.
E infine, sono stato primo firmatario di una proposta di legge per la creazione della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario, con l’obiettivo di studiare e proporre soluzioni in favore della tutela dei piccoli risparmiatori. Il caso delle banche venete e della crisi degli istituti bancari italiani, ha dimostrato che il sistema è viziato da comportamenti al limite della legalità che hanno tradito la fiducia dei risparmiatori. Analizzando il sistema da vicino, ho avuto conferma del fatto che una finanza etica sia non solo possibile, ma necessaria. Così come è necessario creare Procure ad hoc per i reati finanziari, fornendo adeguati strumenti alla magistratura per il contrasto alle truffe bancarie nel rispetto dei diritti dei cittadini.
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