Come M5S abbiamo deciso di depositare un nuovo disegno di legge, a prima firma del presidente Patuanelli, per aggiustare il tiro in merito all’articolo 10 del Decreto Crescita che ha introdotto la possibilità, per il soggetto che sostiene le spese per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici o di riduzione del rischio sismico, o di installazione di impianti fotovoltaici, di ricevere un contributo anticipato sotto forma di sconto, a partire dal 1 luglio, dal fornitore che ha effettuato l’intervento al posto della consueta detrazione fiscale.
Si tratta di una misura da tutti fermamente voluta, al fine di dare impulso alla domanda e di aumentare questo tipo di interventi sugli edifici. Così però il fornitore del servizio può recuperare quanto scontato solo come credito d’imposta. Un meccanismo che giocoforza rischia di avvantaggiare le imprese più strutturate e con più liquidità, a scapito di quelle artigiane. Con il Ddl da noi depositato, il credito di imposta acquisito sarà utilizzabile a decorrere dal secondo mese successivo a quello della concessione dello sconto, e non l’anno successivo. In più, il fornitore che ha effettuato gli interventi e che ha acquistato il credito derivante dalla detrazione, se non riesce o non vuole cedere a sua volta tale credito, può richiederne all’Agenzia delle entrate il rimborso, da effettuarsi entro tre mesi, per una somma pari all’ammontare complessivo del credito d’imposta non utilizzato in compensazione nell’anno. Un ddl, quindi, che vuole dare un concretissimo sostegno a quelle piccole attività che si sono sentite penalizzate da una misura volta ad incrementare questo tipo di lavori. L’obiettivo è esaminarlo nei tempi più rapidi e poi portarlo in Aula per poter colmare la lacuna.