Roma, 6 novembre 2019 – “L’uscita degli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi sarebbe un atto grave di mancato rispetto dei patti internazionali e di quei presupposti individuati a livello globale per affrontare il fenomeno dei cambiamenti climatici, quotidianamente sotto i nostri occhi con gravi conseguenze sull’ambiente, la salute e l’economia”. Questo il commento di Gianni Girotto, Presidente della Commissione Industria Senato, convinto che la decisione presa da Trump sia da deprecare, con l’auspicio che gli americani possano ravvedersi e ribaltare quanto dichiarato ieri proprio dal Presidente degli Stati Uniti.
“L’emergenza climatica è un fenomeno globale che sta sconvolgendo la vita quotidiana di miliardi di persone – spiega Girotto – è un problema da affrontare, una battaglia, che può però ripagarci con grandi opportunità, che comprendono la tutela non solo di ambiente e salute, ma anche di tutte quelle esternalità legate all’innovazione tecnologica, alla crescita occupazionale, all’aumento della competitività delle imprese”.
“Oltre all’aspetto ambientale e climatico – aggiunge Girotto – a preoccuparmi sono anche i risvolti economico- industriali della questione. Le aziende USA potrebbero avere vantaggi concorrenziali per via dell’allentamento dei vincoli ambientali, a discapito non solo di ambiente e salute, ma anche delle industrie europee”.
“Mi auguro che Trump si ravveda – conclude Girotto – e che gli Stati Uniti si rendano conto delle opportunità che potrebbero perdere uscendo dagli Accordi di Parigi e imboccando una direzione opposta a quella seguita dal resto del mondo. Dal Governo italiano mi aspetto che faccia sentire la sua voce in Europa e faccia il possibile per evitare che una simile decisione possa minacciare la competitività delle nostre imprese e per implementare una seria border tax sulle esternalità ambientali”.