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A Pinerolo la prima comunità energetica condominiale d’Italia

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L'inaugurazione della comunità energetica condominiale di Pinerolo è un altro importante tassello nel percorso intrapreso verso la transizione ecologica

Quello inaugurato oggi a Pinerolo, in Provincia di Torino, è il primo condominio d’Italia che si dota al proprio interno di una comunità energetica a fonti rinnovabili (CER). Lo scorso marzo, a Magliano Alpi, ho inaugurato la prima CER realizzata e operativa in Italia, che era articolata su più edifici. Oggi si compie un passo avanti nel percorso intrapreso verso la diffusione di questa realtà perché quello operativo a Pinerolo è il primo condominio autoconsumatore collettivo, un esempio che non ha precedenti nel nostro Paese.

Il progetto della comunità energetica condominiale

Il progetto della comunità energetica condominiale è stato concepito e realizzato grazie alla collaborazione tra Acea Nuove Energie (società pubblica che ha sviluppato il condominio nell’ambito del progetto Energheia in joint venture con Tecnozenith), l’Energy Center del Politecnico di Torino e le istituzioni locali. Le prospettive che una simile operazione apre in termini di risparmi nella bolletta energetica erano fino a poco tempo fa inimmaginabili: basti solo pensare che in Italia ci sono 1.200.000 condomini, all’interno dei quali vivono 20 milioni di persone. Quello che questa configurazione consente è un risparmio che dalla bolletta si allarga a livello nazionale perché più energia rinnovabile viene prodotta, autoconsumata e condivisa più si abbassano i costi dell’energia e i costi strutturali di sistema, che grazie alla comunità energetica possono essere abbattuti in maniera considerevole.

Caratteristiche tecniche del condominio

Il condominio è praticamente autonomo in termini di fabbisogno di energia elettrica e riscaldamento/raffrescamento: per il 90%, infatti, autoconsuma quanto prodotto dall’impianto fotovoltaico e dal solare termico. Dotato di una facciata ventilata e di una pompa di calore sul tetto che sfrutta l’energia del fotovoltaico, l’edificio è in grado di produrre acqua calda sanitaria, riscaldare le abitazioni d’inverno e raffrescarle d’estate, alimentando elettricamente la pompa di calore, e produrre energia elettrica per i consumi. Solo in caso di picchi estremi di freddo, la comunità energetica condominiale di Pinerolo necessita di una minima percentuale di utilizzo di gas o di luce elettrica prelevati dalle differenti reti, pari a circa il 10% del totale. Un pacco di batterie da 13 kWh, invece, consente di sfruttare quanto più possibile l’autoconsumo.

Da sinistra, Andrea Tronzano (Assessore Bilancio Regione Piemonte), Francesco Carcioffo (AU ACEA Nuove Energie), Luca Salvai (Sindaco Pinerolo), Gianni Pietro Girotto e Maurizio Delfanti (AD RSE).

Ecco in sintesi i dati di questo intervento:

  • impianto fotovoltaico da 20 kW e impianto solare termico per produzione acqua calda sanitaria in copertura;
  • pompa di calore reversibile da 83 kW in riscaldamento, 71 kW in raffrescamento;
  • nuova sottocentrale per integrazione dei diversi sistemi di produzione energetica;
  • 13 Enerboxx per distribuzione e contabilizzazione termica e accumulo sanitario in ogni alloggio;
  • sistema BMS remoto per lettura e gestione di tutti gli impianti e parametri energetici dell’edificio;
  • -39% fabbisogno per acqua calda sanitaria e -74% fabbisogno per riscaldamento previsti;
  • posa di facciata ventilata prefabbricata per l’isolamento delle pareti esterni;
  • nuovi serramenti.

 

Ogni inquilino è dotato di uno schermo nel proprio appartamento con sistema BMS, Building Management System sinottico di controllo e gestione della temperatura di ciascuna camera in base agli orari e differenti utilizzi degli spazi. Tramite il BMS è possibile rendersi conto dei propri consumi elettrici e quelli termici degli Enerboxx per l’acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento ed è possibile gestire i ventilconvettori meccanizzati. L’automazione adottata nell’edificio per gestire i differenti fabbisogni energetici e termici delle 10 unità abitative nel corso delle varie ore della giornata consente di avere un notevole risparmio energetico.

I benefici della comunità energetica per il territorio

L’esperienza del condominio di Pinerolo dimostra quanto sia semplice realizzare una comunità energetica e quanto siano reali le opportunità e i benefici, diretti e indiretti, per i territori. Da un lato, diminuisce il fabbisogno nazionale di energia con un conseguente abbattimento delle emissioni inquinanti; dall’altro, la comunità energetica è in grado di creare moltissimo lavoro per le nostre micro, piccole e medie imprese e di contribuire, al contempo, in maniera efficace ad affrontare anche il problema della povertà energetica. Cogliere queste opportunità significa rivoluzionare il sistema energetico del nostro Paese, spostando il baricentro della produzione e consumo di energia sul territorio, sulle comunità locali, sulle piccole imprese, con vantaggi collettivi per tutti.

Sì a una produzione decentralizzata di energia

Sono sempre più numerose le iniziative locali per la produzione decentralizzata di energia attraverso l’uso di fonti rinnovabili, che pongono al centro l’ambiente, il territorio e il coinvolgimento attivo della cittadinanza. Le CER avranno un ruolo sempre più importante nei prossimi anni, quando l’elettricità andrà a sostituire il gas per il riscaldamento e i carburanti per le auto. Mi auguro che la diffusione e la messa in opera di iniziative virtuose come quella di Pinerolo continuino in maniera esponenziale.

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