Nella risposta del Ministero della transizione ecologica all’interrogazione 3-02713 sui fondi europei alle tecnologie relative all’energia nucleare e al gas naturale, viene riportata la posizione di contrarietà del Ministro Cingolani alla possibilità di comprendere l’energia nucleare tra le fonti sostenibili e riferito che, su questi temi, è stata trovata ampia convergenza con la Ministra tedesca, convergenza che apre la strada anche ad iniziative congiunte in sede europea. Di ciò siamo soddisfatti, ma adesso ci aspettiamo che il Governo si esprima a riguardo e pensi a un posizionamento ufficiale sul tema. Nel prosieguo della risposta del Ministero (LEGGI QUI IL TESTO COMPLETO), infatti, viene esplicitato come il Governo debba ancora prendere una decisione in merito. È quello che chiediamo con forza. Nei prossimi giorni presenterò anche una mozione per escludere nucleare e gas dalla lista degli investimenti sostenibili.
Sul gas, bene che il MiTE la consideri un’energia di transizione e specifichi che il processo di decarbonizzazione in corso si baserà sia su una progressiva elettrificazione dei consumi sia su un mix di fonti differenziato, in cui idrogeno verde e biometano saranno in grado di assicurare il raggiungimento dei target al minor costo. Come ribadito nelle premesse all’interrogazione che abbiamo rivolto al MiTE, nucleare e gas non sono sostenibili, il primo per i rifiuti che produce e il secondo per l’effetto serra amplificato che alimenta, e non possono quindi essere considerate fonti cui fare affidamento nel percorso intrapreso verso la transizione ecologica.
L’interrogazione 3-02713 mi ha visto come primo firmatario, insieme ai colleghi Senatori Orietta Vanin, Cristiano Anastasi, Maria Domenica Castellone, Mauro Coltorti, Marco Croatti, Gabriella Di Girolamo, Agnese Gallicchio, Patty L’Abbate, Alessandra Maiorino, Emma Pavanelli, Elisa Pirro, Fabrizio Trentacoste.