Una potenza maggiore degli impianti e configurazioni di dimensioni più grandi. Sono questi gli elementi distintivi della fase 2 della comunità energetiche rinnovabili (CER), che si apre con la pubblicazione del decreto legislativo di attuazione della Direttiva europea RED II. Se ne è parlato alla conferenza stampa dal titolo “L’energia condivisa conviene a tutti“, che ha visto la partecipazione del Presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, dei capigruppo M5S di Camera, Davide Crippa, e Senato, Maria Domenica Castellone, del Ministro Agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, del Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, della Sottosegretaria al MiTE, Ilaria Fontana, del Presidente della Commissione Industria al Senato, Gianni Pietro Girotto, e di Beppe Grillo in video-collegamento.
La trasformazione strutturale intrapresa nella prima stagione delle CER si amplia, infatti, non solo in termini di potenza degli impianti, ma anche nella dimensione delle configurazioni, offrendo agli italiani una soluzione capace di abbattere i costi in bolletta e di rendere sempre più vicino il raggiungimento di una vera e propria democrazia energetica. Con il nuovo decreto, la potenza incentivata per singolo impianto passa dagli attuali 200 kW a 1.000 kW, con impianti di produzione e consumo tutti sotto la stessa cabina primaria, non più secondaria come accadeva fino a oggi. Si allarga anche la platea dei soggetti che possono costituire una comunità energetica: alle persone fisiche, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, si aggiungono gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale.
Oltre all’incentivo su tutta l’energia autoconsumata all’interno delle Comunità, il PNRR dispone un ulteriore finanziamento pari a 2,2 miliardi di euro per la realizzazione di CER nei territori con popolazione inferiore a 5mila abitanti per Comune. Per avere maggiore disponibilità economica, proporremo in un emendamento in Finanziaria l’istituzione di un “Fondo di Garanzia” pubblico al di fuori del suddetto perimetro del PNRR.
Le Comunità Energetiche sono il risultato di un lavoro avviato diversi anni fa dal M5S che giunge oggi a un punto concreto di svolta, sono una grande opportunità dal basso per una transizione sostenibile, giusta ed economicamente conveniente, sono un successo di tutto il MoVimento. Grazie ai miglioramenti strutturali che esse apportano su tutta la rete nazionale, e questo è un aspetto che va sottolineato, le comunità energetiche offrono vantaggi che non sono solo per gli aderenti alle CER, ma per tutti gli italiani.