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Tassonomia: nuova mozione M5S per dire no a gas e nucleare

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Il Governo deve opporsi all'Atto delegato complementare su nucleare e gas naturale e valutare se vi siano elementi per contestarne l'adozione alla Corte di Giustizia europea

La discussione sulla tassonomia verde europea va avanti in un modo che rischia di compromettere una reale transizione ecologica. Il Governo deve opporsi, in tutte le opportune sedi a livello europeo, all’Atto delegato complementare su nucleare e gas naturale e valutare se vi siano elementi per contestarne l’adozione dinanzi alla Corte di Giustizia europea. È quanto chiediamo nella mozione appena presentata (LEGGI QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA MOZIONE), che mi vede come primo firmatario insieme a tutti i componenti del Gruppo MoVimento 5 Stelle Senato.

Introdurre all’interno della tassonomia verde europea la produzione di energia da gas fossile e da nucleare non solo contraddice le azioni già intraprese dall’Unione europea per concretizzare la transizione ecologica, ma sconvolge anche quanto stabilito nel Green Deal, ignorando il principio del “chi inquina paga” e quello del “non arrecare un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale”. Forse ci siamo dimenticati che la stessa UE ha confermato che il 75% dei gas climalteranti proviene dalla attuale filiera energetica… Andare avanti su questa strada, continuando a considerare sostenibili fonti che sostenibili non sono affatto sarà un bagno di sangue, non il contrario.

La transizione all’energia pulita è la migliore assicurazione contro le crisi dei prezzi e delle materie prime come quella che l’UE si trova ad affrontare oggi. L’unica via strutturale che il MoVimento 5 Stelle individua è il completamento delle regole del mercato energetico per un pieno accesso delle rinnovabili e dei nuovi modelli che considerano i consumatori parte attiva del processo, verso l’elettrificazione dei consumi. Non percorrerla significa non renderci mai liberi ed energeticamente indipendenti.

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