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Bene autoconsumo fino a 10 km, ma acceleriamo riforme su PNRR

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Bene l'approvazione dell'emendamento sul DL Energia a favore dell'autoconsumo diretto fino a 10 km, ma sul PNRR se non ci "diamo una mossa" sulle riforme rischiamo di minare l'efficacia degli investimenti

Sono molto soddisfatto dell’approvazione odierna alla Camera dell’emendamento sul DL energia che favorisce l’autoconsumo diretto fino a 10 chilometri. Già presentato nel Sostegni Ter al Senato, si tratta di un emendamento importante per favorire non solo la generazione distribuita, ma anche interventi semplici e veloci che le imprese e le industrie possono mettere in atto per ridurre i costi energetici attraverso l’energia pulita.

Ritengo però che si debba accelerare sulle riforme necessarie al raggiungimento dei target previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ai quali è subordinata l’erogazione di risorse strategiche nel percorso di transizione energetica intrapreso. Si tratta di puntare alla ripresa e di edificare al contempo la resilienza, scrollandoci di dosso gli effetti nefasti della pandemia e cercando di limitare i danni di uno scenario internazionale che non promette nulla di buono.

Le filiere produttive nazionali devono tornare a essere competitive e il turismo un fiore all’occhiello della nostra economia. Sul rafforzamento di ecobonus e sismabonus, bisogna procedere spediti negli interventi a favore di riqualificazioni profonde, così come sul Superbonus non è pensabile non ampliare la platea dei cessionari: le banche sono sature. Nel parere che la Commissione che ho l’onore di presiedere ha reso alle Commissioni 5a e 14a sullo stato di attuazione del PNRR si chiede anche che l’agro-voltaico sui terreni agricoli non abbia limitazioni di utilizzo e che le risorse a esso destinate siano cumulate con il meccanismo delle aste di incentivazione per le energie rinnovabili legato alla produttività dell’impianto. Sulle comunità energetiche, invece, si chiede di valutare la possibilità di estendere i benefici ai Comuni fino a 10.000 abitanti, e di far sì che il tavolo di confronto istituito con le Regioni abbia una gestione centralizzata con il coinvolgimento delle strutture competenti, come GSE o CDP.

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Se l’obiettivo è aumentare la quantità di energia prodotta da FER e puntare a una maggiore elettrificazione dei consumi, bisognerà seriamente e velocemente pensare a come semplificare e accelerare le procedure per la realizzazione di interventi per l’efficientamento energetico. Se non “ci diamo una mossa”, coordinandoci adeguatamente con la Commissione europea, rischiamo di influenzare negativamente l’efficacia degli investimenti.

PER APPROFONDIRE:
Atto n. 1055 (Affare assegnato sul Documento CCLXIII, n. 1: “Prima relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), riferita all’anno 2021”)

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